martedì 28 novembre 2017
Adesso passo a presentarvi i piatti tipici natalizi del mio paese, cercando di farvi gustare un po' quelle che sono i miei gusti e quelli della mia terra. Gusti un po' particolari, che forse non piaceranno a tutti ma che comunque spero riuscirò, anzi proverò a trasmettervi con passione! Quindi non mi resta che dirvi... BUON APPETITO!
Anguilla con "I sin'p"
Questa ricetta è caratteristica di Apricena anche se le anguille sono un prodotti di Lesina. Da questa verdura si ricava la salsa di senape dolce o piccante ed è proprio la presenza di questa verdura con le anguille a rendere la pietanza veramente squisita. Questo è uno dei modi con cui si può cucinare l'anguilla, altri per esempio preferiscono cucinarla con altre verdure come per esempio le rape, poi ognuno può prepararla in base ai propri gusti oppure mangiarla semplicemente arrostita il giorno di Natale tra i secondi piatti.
Il baccalà
Il brodo di tacchino
E' tradizione il giorno di Natale mangiare come primo piatto il brodo di tacchino preparato con tanta pazienza dalle mamme. Il brodo viene servito insieme alla pastina oppure con tortellini. La leggenda racconta che questo piatto viene preparato il giorno di Natale perchè come la Madonna così tutte le donne in attesa dopo il parto dovrebbero mangiare un brodo caldo di verdura o carne di tacchino per favorire la formazione del latte.
La zuppetta
La zuppetta è uno dei piatti tipici del pranzo di natale. Si prepara con fette di pane abbrustolito, carne di tacchino sfilacciata, mozzarella e caciocavallo. Il composto poi va messo in forno e pronto per essere gustato. E' un piatto che fa impazzire grandi e piccini.
I cav'ciun
Questi che apparentemente possono sembrare dei "panzerottini", in realtà li ricordano solo un po' nella forma, possono essere fritti o al forno e sono realizzati con lo stesso tipo di impasto degli altri dolci presentati, ma la vera specialità che li contraddistingue è il ripieno che può essere di tue tipi: quello classico e tradizionale è fatto con crema di ceci e cioccolato fondente, oppure un'ottima alternativa preferita dai più piccoli è il ripieno al cioccolato.
Le nevole
L'impasto di questo dolce spettacolare è simile a quello delle castagnole, con l'unica differenza che in questo mettiamo anche del vino. Una volta fritte vengono poi degustate con il miele ma soprattutto sono molto buone con il mosto cotto come è possibile vedere in foto.
Le castagnole
Nella categoria dolci abbiamo le castagnole, ottenute con un impasto di zucchero e uova. L'impasto poi viene fritto a forma di palline e dopo la cottura sarà possibile decorarle con zucchero, zucchero a velo oppure miele a proprio piacimento.
I scurpell
Sono una specialità tradizionale del periodo natalizio. Si preparano friggendo in olio d'oliva della semplice pasta di pane, lievitata e allungata a forma di bastoncino. Sono deliziosamente buone da degustare calde e accompagnarle se si vuole con affettati.
venerdì 24 novembre 2017
Il presepe vivente
Ogni anno l'istituto scolastico onnicomprensivo della scuola media di Apricena intitolato "Fioritti-Rodari", organizza una settimana prima di Natale il "Presepe Vivente". Viene organizzata una sfilata, in cui tutti i personaggi del presepe attraversano le strade del paese accompagnati con musiche natalizie nelle prime ore del mattino per arrivare poi a Piazza Campo dei fiori ( il largo di Sant'Antonio), dove si svolgerà l'evento che accoglierà la natività in una grotta posta nel mezzo della piazza e per i vicoli vengono adibiti dei box realizzati in legno che ospitano tutti i mestieri. Inoltre di tanto in tanto è possibile degustare anche dei piatti tipici in attesa dell'arrivo dei Re Magi nel pomeriggio con i quali si chiude la cerimonia e si continua con le esibizioni del coro e del ballo che animano la serata.
La festa di Santa Lucia
Come da tradizione accanto alla festa di San Martino, il 13 Dicembre vi è quella di Santa Lucia. La parrocchia principale del paese di Apricena intitolata e dedicata ai due Santi, prepara in questa occasione un Mercatino di beneficenza in cui è possibile degustare varie pietanze, in maniera particolare la popolazione si mette a disposizione nel preparare piatti tipici, per esempio il" grano cotto", le "scorpelle", vino e castagne, inoltre per attrarre anche i più piccoli, si preparano dei banchetti in cui avviene la pesca di piccoli oggetti di ogni genere e ci si intrattiene per il corso Garibaldi dove è situata la Chiesa Madre, con musica e danze che rendono attraente e coinvolgente questo evento.
Inoltre come da tradizione il parroco invita i genitori a vestire le proprie bambine con lo stesso abito della santa, proprio in riconoscimento della devozione.
Inoltre come da tradizione il parroco invita i genitori a vestire le proprie bambine con lo stesso abito della santa, proprio in riconoscimento della devozione.
mercoledì 22 novembre 2017
"U' fòche a' Cuncètt"
Si avvicina il Natale e quindi non mi resta che presentarvi il primo evento del paese: "U' fòche a' Cuncètt". La sera dell' 8 Dicembre da tradizione si svolge nei diversi quartieri del paese"Il fuoco dell’Immacolata Concezione" in onore della Madonna. I falò avrebbero la funzione simbolica di asciugare i panni del Bambin Gesù. Intorno alle prime ore della sera, solitamente alle ore 21, le piazze s’infiammano in onore della Vergine Maria. Dietro a tutto questo c’è un’incessante preparazione da parte di tutta la comunità. La preparazione del falò, infatti, è da sempre compito, o forse sarebbe meglio dire divertimento, di ragazzi e bambini che in diversi giorni prima della festa vanno in giro per raccogliere legna di scarto, pedane e vecchi mobili, che accantonano nel luogo individuato per la sistemazione del falò.
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| IL FUOCO DEL SANTUARIO |
| IL FUOCO IN PIAZZA FEDERICO II |
martedì 14 novembre 2017
Monumenti a Matteo Salvatore
Grande è sempre stata l'ammirazione per il nostro concittadino Matteo Salvatore tanto da dedicargli un monumento in suo ricordo, esposto al cimitero di Apricena, dove è conservato anche il suo corpo e un edificio intitolato "Casa Matteo Salvatore", che l'amministrazione comunale ha deciso di mettere a disposizione per manifestazioni culturali di ogni genere; dalle mostre, alle conferenze, ai saggi di danza ecc...
Matteo Salvatore - Le chicchiere du lu paese
Uno dei testi più conosciuti di Matteo Salvatore, in dialetto apricenese. Artista e cantautore di genere Folk.
Matteo Salvatore
Compositore e cantante di musica popolare, Matteo Salvatore trascorre l'infanzia nella povertà che affligge la terra natìa e l'Italia intera dopo la prima guerra mondiale, tanto da farne temi nelle sue canzoni.Fin dagli anni 50' compone ed esegue ballate, la maggior parte dotate di una certa comicità e allegria ed arricchite da aneddoti divertenti narrati attraverso un linguaggio tipicamente popolare.Viene scoperto da Claudio Villa, che gli fa firmare un contratto per la sua stessa etichetta, la Vis Radio: debutta così nel 1955 con i primi tre 78 giri, pubblicati lo stesso giorno e contenenti sei brani registrati in un'unica sessione.Pur avendo vissuto una giovinezza di miseria e di analfabetismo, grazie all'affermarsi del talento musicale ed alla forza poetica delle sue parole riesce a trovare il proprio successo, suscitando l'apprezzamento del pubblico e la stima da parte di diversi intellettuali tra cui Italo Calvino, il quale afferma che "le parole di Matteo Salvatore noi le dobbiamo ancora inventare".
lunedì 13 novembre 2017
Vasco Rossi - Un Mondo Migliore
Uno dei più prestigiosi cantanti della musica italiana amato
soprattutto dai giovani, ha girato il video di uno dei suoi ultimi singoli
proprio in una delle cave di Apricena della famiglia Dell' Erba.
Le cave della famiglia Bianchi
Attualmente il bacino di estrazione della pietra di Apricena
è localizzato nella zona Apricena-Lesina-Poggio Imperiale, ovvero nella regione
nordoccidentale del Gargano. I depositi di scogliera occupano la parte
centrale, mentre quelli di retroscogliera formano la parte occidentale. Si estraggono calcareniti mioceniche,
utilizzate nel campo dell'edilizia e architettura.
In foto le cave della famiglia Bianchi, una delle più
prestigiose insieme ad altre. La cava si estende per 17 ettari.
BINARIO DOVE AVVIENE IL PROCESSO DI LAVORAZIONE DEL BLOCCO
DI PIETRA E SCARTI CHE SUBISCONO VARIE DESTINAZIONI
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Una volta estratta, si passa alla procedura di selezione del
materiale destinato alla vendita mentre l'altro destinato allo "scarto" viene rilasciato a frantoi oppure per realizzare opere meno importanti per
esempio pavimentazioni di piazzali. Il
materiale invece destinato alla vendita e quindi mi riferisco a quei blocchi
con minor quantità di spaccature, vengono fatti scorrere su un binario dove la
macchina procede al taglio e al perfezionamento del blocco pronto per essere
acquistato.
La torre dell'orologio
Torre dell'orologio. E' il resto del campanile della Chiesa
di San Martino, oggi Chiesa Madre, rasa al suolo dal terremoto del 1627 e non
più riedificata. Una lapide incastonata nella parete di fronte, ci dice che
Apricena ebbe questo nome dalla cena del cinghiale, che essa lapide, nell' 800
di Cristo, seimila anni dalla creazione del mondo, fu pietra di un primo
campanile, e che attesta il rinnovato nel 1282, sotto il papato del quarto
Martino. La porta posta sotto la torre attesta probabilmente l'entrata
dell'allora Chiesa.
U làrie d' Sant' Antònie ( il largo di Sant' Antonio)
Chiesa di Sant' Antonio con piazzale adiacente. Conosciuta
con il nome dialettale come "u làrie d' Sant' Antònie" Una delle
chiese più antiche del paese, anch'essa ristrutturata in seguito al terremoto
del 1627. L'unico elemento rimasto quasi intatto è il campanile. La piazza è
situata in uno dei vicoli del centro storico ed è stata valorizzata da
manifestazioni di vario genere, in particolare dal presepe vivente realizzato
dalla Scuola Media plesso Fioritti-Rodari.
Statua della Vergine Maria SS. Incoronata
Cosi è raffigurata la statua, perchè la leggenda racconta
che proprio nel luogo in cui oggi si erige il santuario voluto dalla Vergine,
ella sia apparsa su di un albero con un manto celeste e con una corona sorretta
da due angeli. Tante sono le grazie ricevute e tanta è la devozione di tutto il
paese.
Il santuario di Maria SS. Incoronata
Santuario della Vergine Maria Santissima Incoronata. Grande
è la devozione per la statua da parte di tutti gli apricenesi, sentita da tutti
come la Mamma celeste. La statua resta per tutto l'anno in questo santuario e
poi l'ultimo sabato del mese di Aprile in pellegrinaggio la statua si reca
nella Chiesa Madre dove resta fino ai giorni della festa patronale. Al termine
della festa il simulacro sempre in pellegrinaggio fa ritorno al santuario.
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